Montagna non è solo arrampicata. È anche cultura, ambiente.
In occasione del Corso di Alpinismo al Rifugio De Gasperi, abbiamo programmato, oltre alle lezioni teoriche di fine giornata, alcune serate culturali di grande interesse. In particolare:
Parole in Rifugio.
Mercoledì 3 agosto, ore 20.
Proiezione del film “Ignazio Piussi, montanaro, alpinista, esploratore” di Nereo Zeper e, a seguire, discussione con il regista sul tema Che cosa resta dell’alpinismo di Ignazio.
“Il migliore alpinista d’Italia, in assoluto”, lo aveva definito, negli anni ’60, Emanuele Cassarà. Giudizio poi confermato da Reinhold Messner, suo compagno al Lhotse: “Nessuno allora in Italia poteva eguagliarlo”. Non professionista, anarcoide e disinteressato, Piussi è stato un esponente dell’alpinismo classico cui rimanevano ancora cime e versanti da affrontare. Per scarsa autopromozione e marginalità geografica è stato valorizzato molto meno di quanto meritasse. “Si nasconde, la gente non lo conosce, i giornali lo ignorano”, “La fama lo seguiva a bassa voce, quasi fosse un moribondo”, ricordano, ancora, Cassarà e Messner.
Nereo Zeper. Ex regista Rai, ricco di interessi poliedrici (linguistica, humour, alpinismo) ha incontrato Piussi nel ’76 quando lavorava alla “Baita del Tita” sotto l’Agner, raccogliendo materiale per la sua tesi di laurea (“Le tradizioni della pastorizia nell’Agordino”). Anni più tardi sono nati un libro, “Ladro di montagne”, e un film premiato con la Genziana d’argento al Filmfestival di Trento.
L’alpinismo dei protagonisti.
Seguiranno dettagli sulla data.
Marino Babudri ed Ariella Sain, come promesso, ci parleanno del loro modo di fare alpinismo.
Gianni Cattaino.
Lunedì 1 Agosto, ore 21.
Assoluto protagonista dell’arrampicata libera dagli anni ’80, ci parlerà dell’evoluzione dell’arrampicata da quegli anni ad oggi. Non solo i corsisti, ma tutti gli interesati, sono invitati a riaggiungerci.