Aggiornamento ARTVA

Per la classica esercitazione pre-corso quest’anno si cambia, non si va sul pendietto in Zoncolan ma come deciso in assemblea si torna al passato: una gitarella veloce e poi ci si dedica alle prove di ricerca (…a pensarci bene una volta la gita era lunga e l’esercitazione breve, per mancanza di tempo e stanchezza. Il compromesso di oggi direi che è vincente, e da confermare per il futuro). Partiti con destinazione Casera Razzo per la classica forcella sud del Tiarfin, si inizia bene già in macchina, perché il subaru-termometro ha il “–” fisso: con lo split del vortice polare è finalmente arrivato l’inverno! Appena partiti le dita gelate dicono che si è sotto i – 10, e finché non raggiungiamo i primi raggi di sole siamo ancora intabarrati. L’innevamento è sufficiente, sul conoide una fascia è spelata dal vento e un’altra lavorata a sastrugi alti 30 cm, ma per questo pessimo inizio stagione non si può chiedere di più. Il pendio è una gettata di petòn, mettiamo i rampant da subito e comunque nella parte alta non è agevole salire. Bel panorama dalla forcella, con il gruppo del Clap in primo piano, e verso sud la pianura sommersa da un mare di nebbia. La discesa è breve ma continua e divertente, è anche impegnativa sotto la forcella con questa neve dura, dato che la pendenza è comunque medio-alta e i corridoi sciabili sono stretti. Finita la discesa si iniziano le esercitazioni: ripasso generale teorico, discussione su come proporre l’argomento al corso; poi si procede con ricerca di un sepolto, di due, sia con ARTVA digitale che analogico, con la marcatura del primo strumento e poi col metodo dei quadranti… E con la neve finalmente in arrivo ci sarà da divertirsi!

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